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 In una mostra dedicata
      all'infanzia presso il  Musées
      des Hôpitaux de l'Assistance Publique di Parigi è
      stata presentata tempo fa questa collezione di antichi biberon. 
        E' possibile notare la grande varietà di 
	forme e di materiali. Per carenza di pulizia questi contenitori provocavano 
	spesso gravi infezioni gastro-intestinali. Anche i più recenti contenitori 
	in vetro del tipo a tubo di gomma (vedi più sotto foto), poi proibiti per 
	legge, hanno causato innumerevoli decessi tra i lattanti tanto da meritarsi 
	l'appellativo di "biberon assassini": era molto difficile la pulizia interna 
	del lungo tubo di gomma per cui questo diventava un ricettacolo
      di batteri patogeni; il tubo è stato poi abbandonato e la tettarella è
      stata applicata direttamente al contenitore di vetro.  
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		| Le infezioni intestinali provocavano 
		delle violente diarree con feci verdastre (enterite infettiva) e spesso 
		conducevano alla morte del neonato. Una 
				terapia consigliata era l'infusione di Pimprenelle (fr) - (Sanguisorba 
				Minor) - Salvastrella Minore (it) che poteva essere d'aiuto date 
				le sue proprietà astringenti. Vedi la ricetta scherzosa (ma non 
				troppo) pubblicata a lato.  |  |  
 
	
		| Biberon a tubo lungo detti:"Biberon
Assassini". |  
 
 
	
		|  | La ditta Robert ha dominato il mercato dell'allattamento
      artificiale in Francia per più di 50 anni. Il fondatore Eduart Robert ha
      iniziato la sua produzione con un flacone in vetro  in cui era inserito un
      lungo tubo di gomma e con una tettarella all'altra estremità (vedi foto); questo biberon
      ottenne un grande successo e fu molto molto
      apprezzato dalle mamme in quanto permetteva al bambino di
      "servirsi" da solo; purtroppo solo più
      tardi ci si è accorti che i tubi di gomma per carenza di pulizia, erano
      causa di gravissime infezioni intestinali:"...Bevuto dal
      bambino, il latte che contiene questi microbi provoca una diarrea alla
      quale troppo spesso egli soccombe. Il biberon a tubo è una forma di
      infanticidio. (BUDIN)". Immagine e traduzione da Nouvelle
      Encyclopédie Pratique de Médecine et d'Hygiène. 
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				| Biberon Francese "Le Parfait
Nourricier", nell'immagine del catalogo sono riportate le istruzioni per l'uso della valvola posteriore.  |  |  
 
	
		|  | Biberon Inglese "The Ideal Feeder";
sull'apertura posteriore veniva applicata una valvola in gomma forata che
permetteva l'ingresso dell'aria.  |  
 
	
		|  | Biberon Austriaco "Baby's Delight";
un piccolo foro nella parte superiore, controllato dal dito della madre,
permetteva l'ingresso più o meno veloce dell'aria.  |  
 
	
		|  | Biberon Padova - Italiano. Con tacche 
		per misurare il quantitativo di latte, non presenta fori per l'ingresso 
		dell'aria.  |  
 
	
		|  | Biberon Limande  molto simile al 
		precedente con una capacità di 200 ml. Non ha nessuna marcatura.  |  
 
	
		| .JPG) | Biberon Limande Robert à vis - 
		Francese. Sul 
		collo del biberon è avvitato un "capezzolo" in vetro.  |  
 
	
		|  | Immagine pubblicitaria tratta da "La Médecine qui Guérit", 
		sono illustrati alcuni tipi di biberon.  |  
 
 
	
		| Biberon provenienti dalla Bulgaria; 
		il primo è decorato con motivi floreali in rilievo - diametro 13 cm; il 
		secondo rappresenta  un bambino con un un costume 
		tradizionale che balla una tipica danza Bulgara chiamata "Rachenica"- 
		cm 11,5. 
		Sul "capezzolo"
            ceramico si arrotolava una pezzuola per ammorbidire il contatto con la bocca del
            neonato. Sono databili 
		attorno alla metà del 1800. 
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		|  | Biberon orientale in peltro di 
		difficile datazione, probabilmente 1800, h. 16 cm. Al centro è incisa la 
						figura presumibilmente di un nume protettore che sembra galleggiare 
						sopra le nubi e che tiene in mano una verga con la quale 
						minaccia ed allontana gli spiriti cattivi.   |  
 
 
	
		|  | Differenti tiralatte con peretta di 
		gomma ed ampolla per la raccolta del latte; alcuni sono antichi, altri 
		più recenti, sono databili attorno al 1950. 
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		| Tiralatte ad aspirazione semplice 
		o doppia. La bella 
		immagine a lato tratta dal catalogo della ditta Galante mostra 
		come erano usati questi tiralatte. La madre creava un'aspirazione 
		all'interno dell'ampolla di vetro tramite un tubo di gomma munito di un 
		bocchino d'avorio o di vetro, il latte fuoriuscito veniva poi 
		convogliato alla tettarella del bambino; in altri l'aspirazione avveniva 
		per mezzo di 
		una pompa meccanica (Lacto-pompe) o come per 
		lo strumento della ditta Barone (1930 
		ca.) con una pompa ad acqua: un 
		foro posto sul tiralatte permetteva alla donna di dosare il grado di 
		aspirazione desiderato. 
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				| Lacto-Pompe - la pompa 
				aspiante era in metallo nichelato |  |  | 
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				| Lacto-Pompe - Illustrazione 
				da catalogo. |  |  
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				| Tettarella Barone con pompa 
				aspirante ad acqua |  |  | 
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				| Tettarella Barone - 
				Istruzioni d'uso |  |  
 
	
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  |  | Tiralatte a siringa rovesciata 
		relativamente recente della ditta Chicco; venivano aspirati 50 cc di 
		latte alla volta  |  
 
 
	
		| In caso di ragadi venivano usati dei 
		capezzoli artificiali in vetro o in argento su cui venivano applicate le 
		tettarelle in gomma. (Téterelle de Bailly) 
		 
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		| Coppia di paracapezzoli in vetro usati 
		per la protezione contro le ragadi ma anche per raccogliere l'eventuale 
		fuoriuscita di latte in eccesso; un piccolo foro praticato sul bordo ne 
		permetteva eventualmente la raccolta. Questi paracapezzoli sono stati 
		donati alla collezione Rocchini-Dumas da Lorenzo Brambilla 
		il quale con una ricerca accurata è riuscito a determinarne l'origine: 
		questi oggetti in vetro erano usati solo negli Stati Uniti attorno al 
		1850 ed erano sconosciuti in Europa dove erano in uso altri modelli 
		(peltro, argento, avorio). 
		Un oggetto identico è pubblicato alla pagina: 
		
		
		https://www.capefearmuseum.com/collections/nipple-shield-1850/ del 
		Museo Cape Fear della Carolina del Nord. E' interessante e piacevole la 
		descrizione dell'origine dell'oggetto.  
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		|  | Tettarella in argento da non 
		confondere con il capezzolo artificiale infatti non presenta alcun foro 
		alla sommità e sul retro ha un anello che permetteva di legarla ad una 
		collanina o al lettino del neonato. E' un oggetto italiano probabilmente 
		dell'inizio del 1900; era un dono rituale in occasione della nascita o 
		del battesimo e, come per la
		cicogna-pinza ombelicale, era 
		forse un oggetto più simbolico che utile. L'altra ipotesi è più terapeutica: 
		data la presunta attività antisettica dell'argento è possibile che fosse 
		data da succhiare al neonato nel caso di infezioni della bocca 
		(mughetto) o all'inizio della dentizione.   |  
 
 
	
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				| Quando ci si è resi conto che i 
		decessi dei neonati erano dovuti alla scarsa igiene, le case produttrici 
		di strumenti per l'infanzia sono corse ai ripari: 
		hanno creato dei contenitori sterilizzabili che garantivano la pulizia 
				della tettarella - 1900 ca. 
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				| Nell' 
		allattamento artificiale era necessario 
		diluire opportunamente il latte vaccino: questi strumenti permettevano 
		un accurato controllo; i due latte-densimetri della foto sono 
		rispettivamente di 
		fabbricazione tedesca e francese; quello tedesco è composto dal 
		latte-densimetro propriamente detto associato ad un termometro.   |  |  
 
 
	
		| .JPG) | Pesa latte per determinarne il peso 
		specifico e per controllare le eventuali adulterazioni.              
		
		_small.jpg)   |  
 
 
	
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				| Le supposte proprietà 
				terapeutiche dell'ambra hanno fatto sì che essa venisse usata in 
				collanine (abbastanza 
		costose per l'epoca) come 
		preventivo delle affezioni respiratorie o intestinali e come mezzo per 
		aiutare la dentizione del neonato (unica indicazione forse utile...). I 
		vaghi dovevano essere arrotondati per evitare di ferire le gengive del 
		bimbo. Inizio 1900. Vedi più sotto la pubblicità di prodotti per neonati 
				di inizio 1900. Recentemente questa usanza è 
		ritornata di moda. Vedi anche
				Ambra - Ac 
				Succinico 
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		|  | Il libro di Benjamin 
		McLane Spock (2maggio 1903 - 15 marzo  1998) è stato pubblicato per la 
		prima volta nel 1946 ed ha subito ottenuto un grande successo editoriale 
		con numerose ristampe. La trattazione con 
		linguaggio semplice ed anticonformista di argomenti importanti come la 
		cura del bambino, la gravidanza, il puerperio ha conquistato sopratutto 
		il pubblico femminile ed ha molto influenzato l'orientamento della 
		puericultura del tempo. Il libro pubblicato 
		da Longanesi è un'edizione del 1961.    
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		| Simpatico diario 
		databile attorno al 1920-30 in uso in Francia per seguire 
		settimanalmente la crescita del neonato e dare consigli alle mamme. Alcune illustrazioni del libro, quasi dei 
		santini religiosi, mostrano dei momenti della vita della madre e del 
		bimbo.   |  
 
	
		|  |  |  |  
		| Somministrazione dello sciroppo Delabarre | Il controllo del peso è il barometro della salute | La sofferenza della dentizione |  
 
 
 
 
 
 
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