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Farmacia

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Prima dell’avvento dell’alchimia e della chimica i farmaci erano ottenuti sopratutto dalle piante o da loro estratti.

In quasi tutti i monasteri esisteva l’Orto dei Semplici (le prime farmacie fitoterapiche) dove si coltivavano numerose varietà di piante alcune delle quali avevano realmente delle proprietà medicinali: la salvia, la ruta, l'iris, il cumino, il finocchio, il rosmarino, la menta ecc. Queste erbe venivano essiccate e conservate in contenitori di ceramica (spesso magnificamente decorati) o di peltro o di vetro; le erbe erano usate come tali o sottoposte a distillazione o ad infusione.

Anche parti essiccate di animali entravano nella composizione dei farmaci, nella Triaca o Teriaca (1), ad esempio, tra i molti ingredienti (circa 70) che la componevano, la carne di vipera era l’elemento  essenziale. Due di questi componenti: l'Acoro Aromatico e l'Iris de Florence sono pubblicati più sotto. La formula ufficiale della Teriaca è possibile trovarla sul sito : http://fr.wikipedia.org/wiki/Th%C3%A9riaque#Composition, altre informazioni sul sito della Société d'Histoire de la Pharmacie: http://www.shp-asso.org/index.php?PAGE=theriaque 


Contenitori - Flaconi

farmacia contenitori in peltro

Antichi contenitori in peltro per droghe - punzone: Angelo con bilancia e spada.

Oleum Macidis, il Macis è il rivestimento esterno della noce moscata (Miristica Fragrans); Oleum Calami (Acoro o Erba di Venere) usato come antispastico e carminativo; Oleum Crotonis (Croton) violento purgativo e caustico.


Contenitori medioevali in vetro per estratti medicinali e per profumi
Contenitori medioevali (?) in vetro per estratti medicinali e per profumi. 

Bella bottiglia da farmacia del 1800 (?) in vetro soffiato; il vetro blu al cobalto veniva usato per proteggere le droghe medicinali dalla luce; lo stesso tipo di vetro lo ritroviamo più sotto in alcuni  flaconi per infusione.

Non conosco l'uso terapeutico della gomma di Euphorbia; le Euphorbie sono numerose e tutte, se incise emettono un lattico tossico: un revulsivo violento che provoca delle fastidiose pustole se viene sfregato sulla pelle.

La maga Circe, narra la leggenda, si serviva di questo estratto per preparare le sue pozioni magiche.


Serie di bottiglie da farmacia in vetro soffiato blu cobalto. Probabilmente dell'inizio del 1800.  

Aceto Aromatico: è la scritta che si può leggere con qualche difficoltà; le altre bottiglie della serie pubblicata sopra non evidenziano nessuna etichetta.

Dal Dizionario della Lingua Italiana  - Ed Minerva 1827 : Aceto Aromatico. T.Farmaceutico. Vale acido acetico impuro aromatizzato colla digestione sopra diverse sostanze odorose, volgarmente Aceto de' Quattro Ladri di Marsiglia, o aceto antisettico.


Dal Dictionnaire de Médecine - E. Littré 1884:
vinaigre aromatique pharmacie vinaigre des quatre voleurs pharmacie

 


Antichi contenitori da farmacia in vetro soffiato al cobalto 1700-1800. -  h 18 cm  

 http://www.glswrk-auction.com/063.htm  


Piccoli flaconi da farmacia in vetro color ambra con doppio tappo in vetro - 1900

 


Bicchiere dosatore per Quina Laroche


Grazioso bicchiere dosatore per la Quina Laroche, farmaco tonico-ricostituente commercializzato verso la fine del 1800 e parte del 1900  che ha avuto un grande successo sia in Europa che nelle Americhe. Era proposto come energico ricostituente contro l'anemia, la clorosi, la febbre e la malaria; era composto da estratto di corteccia di quinina peruviana, sali di ferro e vino catalano

Stampo per 12 ovuli vaginali - F. Carlassare -Milano 1920 ca.

Questo strumento in bronzo è del tutto simile ad analoghi usati per le supposte; nello stampo preriscaldato veniva colata una miscela di glicerina e gelatina con l'eventuale aggiunta di una sostanza farmacologica; al termine dopo il raffreddamento si ottenevano delle preparazioni a forma ovoidale di consistenza solida - 15x3,5x6 cm

Pilloliere - Pilulier

Le erbe essiccate erano mescolate a sostanze eccipienti come miele o sapone; questa massa molle veniva trasformata nel pilloliere in lunghi cilindri che erano poi suddivisi in tante piccole porzioni ad ognuna delle quali si dava manualmente una forma sferica; per impedirne la reciproca adesione la superficie era cosparsa con polvere di licopodio, farina od altre polveri inerti.

Il pilloliere della collezione è del 1872; ha un originale registro che permette di variare le dimensioni delle pillole.


Sul  "Manuel des Dames de Charité"- 1765 erano indicate le unità di misura per le pillole o le polveri: la base era il Grano che corrispondeva al peso di un chicco d’orzo, seguiva poi lo Scrupolo pari a 24 Grani, poi la Dragma pari a 3 Scrupoli od a 72 Grani, poi l’Oncia pari ad 8 Dragme o 576 Grani ed infine la Libbra che era pari a 12 Once.

Indoratore per Pillole - Boite à Dorer - Pill Silverer 

indoratore boite à dorer pillsilver Quando la pillola presentava un odore o un sapore sgradevole si ricorreva alla confettatura con zucchero oppure la si ricopriva con un sottile strato di polvere d'argento o d’oro: da qui il detto “indorare la pillola”: mascherare qualcosa in modo da renderla attraente anche se tale non è.

L'indoratore a lato, in legno di noce, è di provenienza italiana-lombarda e si differenzia dagli esemplari francesi od inglesi i cui legni sono spesso di ciliegio o di bosso; in Lombardia il noce era un'essenza pregiata ma abbastanza diffusa.


Le palline uscite dal pilloliere venivano introdotte nell'indoratore che conteneva della polvere d'argento o d'oro; si ruotava il tutto manualmente per alcuni minuti per far sì che la polvere metallica aderisse alla superficie delle pillole.

Nell'interno dell'indoratore a lato è possibile osservare qualche residuo di polvere d'oro.

 

indoratore pillola, boite à dorer,  pill silverer

Contenitori in bosso per siringhe

Contenitori in legno di bosso (13 cm) che permettevano la custodia discreta di siringhe destinate a terapie di patologie da tener nascoste.

Quella superiore conteneva una siringa uretrale, quella inferiore una siringa a testa smussa per patologie vaginali o per contraccezione. (vedi anche siringa vaginale)


Migraine Crayon - Matita contro l'emicrania

Piccolo astuccio in legno di forma ogivale che conteneva un cilindro pastoso a base di mentolo; questo doveva essere strofinato sulle tempie:.. garantita la scomparsa dell'emicrania...

Legno di bosso tornito h 5,5 cm, marcato Lohse. Berlin - MIGRAINE - CRAYON - probabilmente primo 1900.


Fiale vetro
All'inizio della  terapia iniettiva il principio farmacologico era frazionato in piccole pastiglie contenute in flaconcini di vetro chiusi con un semplice turacciolo ("tablet vials"); la dose di farmaco veniva sciolta in qualche cc. di acqua immediatamente prima di essere iniettata nel paziente.

Le prime fiale sigillate in vetro compaiono verso la fine del 1800 con un più rigoroso controllo dell'asepsi; erano ottenute da un tubetto di vetro chiuso alle due estremità.

   

"Applicazione dell'asepsi all'uso delle iniezioni ipodermiche"- 1894 (Traduzione da: Révue des Instruments de Chirurgie - 1894 -  BIUM)

" In seguito dell'aumento sempre crescente del metodo ipodermico i dr. Berlioz e Duflocq per prevenire gli inconvenienti derivanti dall'iniezione di liquidi più o meno settici, hanno immaginato un dispositivo che permette di distribuire dei prodotti assolutamente asettici. Questi medici hanno fatto costruire dei tubi (fig.40) della capacità di mezzo, uno, due e quattro centimetri cubici. I tubi sono in vetro soffiato di colore giallo per evitare l'azione della luce; essi hanno la forma di piccole bottiglie il cui collo è molto stretto nelle sua parte superiore. Le bottiglie (fig.42) sono riempite in due modi differenti a seconda che si tratti di soluzioni acquose o volatili."

"Soluzioni acquose.  -  Una soluzione acquosa, esattamente titolata fatta con acqua distillata molto pura, è versata in un recipiente cilindrico in metallo nichelato ed argentato all'interno (Fig.41). Si pone allora sugli spaziatori che sono sul fondo del recipiente un diaframma argentato, B, e si infila nei fori di cui è provvisto la parte stretta del collo delle fiale da riempire che si ritrovano così sistemate con la testa in basso. Un coperchio metallico ricopre quindi il tutto; esso è fissato da un anello che si avvita ad un'asta che partendo dal fondo del recipiente, A, attraversa il diaframma e il coperchio. Così preparato, l'apparecchio è messo in autoclave  a 110° - 120° per 20 minuti. La perdita di liquido dovuta a questa operazione è minima ed insignificante ai fini del titolo della soluzione. Dopo il raffreddamento l'apparecchio è posto con il suo coperchio sotto una campana a vuoto le cui pareti sono unte di vaselina al sublimato. Questa campana è collegata ad una pompa ad acqua, aprendo il rubinetto della pompa si crea il vuoto sotto la campana stessa e nei tubi di vetro. Una volta fatto il vuoto è sufficiente lasciare entrare l'aria esterna attraverso un filtro di ovatta. La pressione atmosferica, agendo sulla superficie del liquido, permette il riempimento dei tubi. Tolto il coperchio ogni tubo è sigillato alla fiamma."

"Soluzioni volatili od alcoliche - Queste soluzioni, non possono essere messe in autoclave, i tubi sono prima sterilizzati vuoti e poi riempiti come per le soluzioni acquose". 


 

Astuccio farmaceutico- Dr. H. E. Marshall - Canada - contenente numerosi flaconcini con principi attivi; alcuni di questi portano la scritta "compressed pill" ed erano destinati alla terapia orale, altri invece contenevano delle pastiglie da sciogliere estemporaneamente in acqua per la terapia iniettiva (apomorfina ecc.). A lato immagine tratta dal catalogo Armstrong & CO. del 1901.


Le fiale a sinistra della pagina contengono olio canforato, molto usato per via intramuscolare all'inizio del secolo scorso come stimolante respiratorio e circolatorio.

A destra vari tipi di fiale più recenti: 1930 in poi.


Immagine tratta da un libro del 1910 , mostra come aprire una fiala di morfina.

Per detergere la cute prima dell'iniezione si usava l'etere solforico; la sua veloce evaporazione ed il conseguente raffreddamento della cute provocava una leggera anestesia locale; nella didascalia a lato si raccomandava di fare molta attenzione all'uso dell'etere a causa della sua infiammabilità.

 


Flaconi per infusione

Flaconi in vetro blu cobalto per infusione 

 


Ampolle per siero in vetro neutro 

Flaconi per infusione di importanti quantità di liquidi: siero artificiale e simili.

Inizio 1900


Premitappo - Premisughero

Per una corretta chiusura dei flaconi era necessario che i tappi garantissero una buona tenuta d'aria; si faceva perciò uso di apparecchi che  permettevano di comprimere i tappi; questi venivano poi infilati velocemente nel collo dei flaconi dove gradualmente riprendevano il loro iniziale volume chiudendo ermeticamente la bottiglia. 


Laboratorio Pasteur di Milano

Scatola in legno per la spedizione di sieri e vaccini del Laboratorio Pasteur di Milano, probabilmente una succursale della casa madre di Parigi; il timbro postale mostra la data di spedizione 9 - 4 - 18.  

Vaccin Polyvalent C.C.B. Institut Pasteur Paris

Astuccio  in cartone per vaccino polivalente C.C.B - 1953 

Sanguisughe

L'applicazione delle sanguisughe era normalmente compito del medico ma l'allevamento di questi anellidi era affidato al farmacista; rimando alla pagina " Salasso Scarificazione" dove questo argomento è trattato diffusamente.

Antichi e vecchi rimedi

Ambra - Ac. Succinico

Da sempre all'ambra sono state attribuite proprietà medicinali (e magiche); ancora oggi esistono dei presidi farmaceutici che vantano presunte attività terapeutiche pur essendo stato dimostrato che essa è farmacologicamente del tutto inattiva.

A lato ambre della collezione.

Vedi anche: Collana d'ambra

 


 Il Pr. Eugenio Ragazzi -  eugenio.ragazzi@unipd.it  Professore associato di Farmacologia Cellulare e Molecolare dell'Università di Padova è un appassionato studioso e profondo conoscitore dell'ambra di tutti i paesi. Ha pubblicato su "Acta Medico-Historica Rigensia" Vol X° pag 208 un interessante articolo sull'uso terapeutico dell'ambra nell'antichità: "Amber, a Stone of Sun for Ancient Medicines" https://dspace.rsu.lv/jspui/bitstream/123456789/42/1/amhr.2016.X.208-234.pdf


Silfio -Silphium -Silphiom (circa 500 a.c.)

Il silphium è probabilmente il più antico dei farmaci fitoterapici conosciuti ma oggi non più disponibile; a lato sono pubblicati alcuni francobolli del 1940 con l'immagine della pianta ripresa da una dragma del 350 a.c.

Secondo Sorano di Efeso era il rimedio più efficace per la contraccezione femminile: le donne per evitare le gravidanze avrebbero dovuto bere una volta al mese l'estratto di silphium; l' attività contraccettiva è stata confermata anche da Plinio il Vecchio (23-79 d.C) e da molti altri autori antichi. La pianta oggi estinta era parente del finocchio selvatico, cresceva spontaneamente ed esclusivamente nella zona nordafricana attorno a Cirene ed era conosciuta ed utilizzata fin dal 500 a.c.  A detta dei medici di allora il silphium aveva delle proprietà curative eccezionali, guariva quasi tutte le patologie: i geloni, la lombaggine, le malattie gastro-intestinali, quelle ginecologiche ed oculari e molte altre ma ha avuto una grande importanza anche come aroma nella preparazione dei cibi. La scomparsa è dovuta probabilmente ad una raccolta intensiva e sconsiderata dato che la sua vendita procurava forti guadagni: la resina o lattice di silphium, il laser, valeva il suo peso in argento.

Informazioni più dettagliate alla pagina "Contraccezione"  


Sigarette di Stramonio - Stramonium cigarettes


Vecchia preparazione galenica di sigarette di Datura Stramonium (erba del diavolo) usate per sedare gli attacchi di asma; era una terapia non priva di rischi a causa della tossicità della pianta. Nella figura a lato è riportato un estratto dal "Dizionario Pratico di Scienze Mediche" del 1916".

Fiore e capsula spinosa con semi di Datura Stramonium; è una pianta spontanea che cresce in luoghi incolti. Come tutte le Solanacee contiene degli alcaloidi tossici. (Scopolamina, Giusciamina)

Mandragora / Mandragola - Mandragore - Mandrake

Flacone con radici di Mandragora intere e frammentate Immagine del libro "Mandragola" di Nicolò Macchiavelli

La Mandragora o Mandragola è una pianta erbacea perenne, conosciuta per le sue proprietà terapeutiche ma anche e sopratutto per la sua fama di "pianta magica", attributo che l'ha sempre accompagnata sin dall'antichità (vedi "Anestesia" e "Medicina Popolare"); tutti ne hanno sentito parlare ma pochi oggi la sanno fisicamente riconoscere anche là dove cresce spontanea ed abbondante; non tutti poi sanno che ne esistono due varietà la M. Autumnalis dalla bella fioritura violacea e la M. Vernalis che fiorisce in primavera ed ha dei fiori meno appariscenti di colore bianco verdastro.

Come tutte le Solanacee è una pianta velenosa per la presenza sopratutto nella radice di numerosi alcaloidi: la mandragorina simile all'atropina, la scopolamina, la ioscina; la Mandragora per la sua azione tossica è stata usata per avvelenare gli avversari ma è stata anche utilizzata come farmaco antidolorifico e sedativo; nella pagina "Anestesia" si è ricordato il suo antico uso come ipnotico ed anestetico per combattere il dolore degli interventi chirurgici e delle cauterizzazioni.

Oggi è stata completamente abolita dalla farmacopea ufficiale per i suoi effetti collaterali  a volte anche anche mortali, tuttavia una tintura di radice di mandragora è ancora utilizzata in omeopatia come sedativo.

Quando una pianta contiene un gran numero di principi attivi le risposte terapeutiche diventano variabili e spesso contraddittorie e così è anche per la Mandragora; l'elenco delle patologie curabili è lungo: ha un effetto sedativo ma contemporaneamente un'azione afrodisiaca, è un farmaco velenoso ma anche un efficace antiveleno, è un emetico, un antisettico, un purgativo, cura l'epilessia, combatte la sterilità e molto altro.

A proposito di quest'ultima patologia ricordo la divertente commedia di Machiavelli intitolata proprio Mandragola dove si racconta la storia della bella Lucrezia a cui viene somministrata una pozione di questa pianta per combattere la sua sterilità ma che di conseguenza diventa "velenosa e mortale" per il primo uomo che dovesse avere con lei un rapporto sessuale.

In questa novella è ancora evidenziato l'aspetto ambiguo e contradditorio che le leggende popolari hanno sempre attribuito alla Mandragora: ad un lato terapeutico e positivo si contrappone sempre l'altro, oscuro, magico e funereo.

Molto interessante è l'articolo "La Farmacopea delle streghe" pubblicato nel sito di Storia della Farmacia: www.storiadellafarmacia.it/archives/1564

Pubblicazione ben documentata sulla mandragora nella storia e sulle sue antiche applicazioni mediche: http://www.viverelamontagna.ch/wp/magazine/?p=9298

Altre informazioni: "Anestesia" e "Medicina Popolare"


 Cucchiai per Assenzio - Artemisia Absinthium - Cuillères pour l'absinthe

Cucchiai per la preparazione del discusso liquore a base di Assenzio Artemia Absinthium - Assenzio Maggiore o Romano.

Per molti secoli l'assenzio è stato usato per le sue virtù terapeutiche; secondo Ippocrate e Galeno questa pianta avrebbe agito come tonico, febbrifugo, afrodisiaco e stimolante delle idee creative, cosa poi confermata attorno al 1650 anche dalla Scuola Salernitana. 

Verso la fine del 18° sec. in Svizzera vicino a Neuchâtel, una donna che si dedicava all'alchimia pensò di distillare una soluzione alcolica di assenzio per creare un elisir sfruttando il suo aroma di anice amaro; la commercializzazione come liquore iniziò verso gli inizi del 1800 ma la grande diffusione si ebbe verso la fine del 1800 e ben presto divenne la bevanda preferita dagli artisti della vita bohemienne parigina.

L'abuso di questo liquore provocò però molti problemi sanitari sia per la tossicità dell'alcol spesso scadente sia per una sostanza in esso contenuta il thuyone dall'effetto psicotropo e convulsivante; per questo motivo all'inizio del 1900 questo liquore fu proibito in quasi tutte le nazioni europee perché si presupponeva che potesse scatenare pericolosi stati allucinatori.

Solo ultimamente il liquore d'assenzio è stato riammesso in commercio perché si è visto che il quantitativo di thuyone presente in una bottiglia è così basso da non poter creare problemi a livello del SNC e che le alterazioni comportamentali erano probabilmente dovute allo stato di alcolismo cronico dei suoi consumatori.

A lato la pagina relativa all'assenzio tratta dal "Manuale di Fitoterapia" Inverni Della Beffa.

Altre informazioni alla pagina "Curiosità".

 

 


Cantaride - Cantharide - Lytta vescicatoria

cantaride cantharide farmacia cantaride

La continua ricerca di sostanze afrodisiache e di farmaci contro l'impotenza ha spinto a sperimentare le cose più incredibili ma se il corno di rinoceronte, la sarsaparilla o le cinture elettriche ecc. erano del tutto innocue ma anche prive di attività terapeutica, la polvere o la tintura di cantaride con la sua azione vescicante e fortemente irritante dell'apparato urinario poteva provocare sicuramente un'erezione che però veniva pagata dall'utilizzatore con danni renali e purtroppo a volte anche con la morte per insufficienza renale acuta. Dal Dictionnaire de Médecine Pratique - 1897 - riporto le informazioni mediche e farmacologiche sull'uso di questo preparato.
Mouches de Milan - Cantharides - Mosche di Milano

La polvere di cantaride è stata usata anche per uso esterno in pomata o in compresse per la sua azione vescicante; questa terapia era considerata efficace dalla vecchia medicina in molte patologie come è riportato sul preparato farmaceutico: Catarrhes, Névralgies, Fluxions, Coups d'air, Maladies des Yeux ect.

MOUCHES DE MILAN -  Fabrication J.Dereu  -  Poudre de cantharides 30 gr -  Excipient caoutchouté 70 gr.


Yohimbine Sandoz (1920-1930) - Ioimbina

Ancora un farmaco dalla presunta attività afrodisiaca: tre antiche confezioni di Yohinbine Sandoz - comprimes 0,005; un flaconcino è stato liberato dalla carta cerata molto aderente che avvolge ancora gli altri due e che doveva presumibilmente proteggerli dalla luce e dall'umidità.

La yohimbina è un alcaloide estratto dalla Pausinystalia Yohimbe (Rubiaceae), anni fa era utilizzata per una sua presunta azione afrodisiaca e nelle terapia della disfunzione erettile ma ora è stata abbandonata per l'arrivo di sostanze più efficaci e meno dannose. (Vedi Sildenafil e simili)

La pericolosità di questo farmaco deriva dal fatto che la yohimbina è un simpaticolitico, blocca i recettori ɑ2-adrenergici ed ha un'azione psicostimolante per cui può scatenare delle reazioni maniacali. In molte nazioni ne è stata vietata la commercializzazione ma recentemente questa sostanza (a dosaggi subclinici) è stata riammessa come complemento di alcuni integratori alimentari per la sua proprietà ancora tutta da dimostrare, di ridurre il grasso corporeo e di aumentare le performances sportive.




Perles Titus - Préparation scientifique d'hormone sexuelle - Institut de la science sexuelle - 1930

Un altro farmaco miracoloso per la terapia dell'impotenza.

In questa pubblicazione di circa 30 pagine è descritto il farmaco messo a punto dal Dr. Magnus Hirschfeld, direttore de "Institut de la Science Sexuelle". Per esaltare la sua attività terapeutica e renderlo maggiormente credibile, la trattazione è accompagnata da cenni di fisiologia e patologia sessuale dell'uomo e della donna.



Alprostadil - Caverject Upjohn 1995



Per continuare la breve rassegna storica di farmaci e di strumenti utilizzati per la terapia dell'impotenza maschile, è stata recentemente aggiunta alla collezione una delle prime confezioni di Caverject commercializzata allora in Italia dalla Upjhon (1995); questo farmaco con effetto vasodilatatore è composto da 10 mcg di prostaglandina E1- Alprostadil

A differenza dei presidi precedenti, l'Alprostadil  è una molecola collaudata ed affidabile ma il suo utilizzo presenta un modo di somministrazione non da tutti accettato dato che occorre praticare un'iniezione intracavernosa nel pene qualche minuto prima del rapporto sessuale.


Acetato di Piombo - Eau Blanche - Lead acetate
Eau Blanche Eau Blanche, farmaco tossico a base di acetato di piombo; era utilizzato per uso esterno nei traumi.

E' stato completamente abbandonato perché un uso non corretto poteva provocare gravi intossicazioni come il saturnismo.


Antipirina - Antipyrine
antipirina antipyrine Flacone contenente cristalli di Antipirina.

L'Antipirina fu uno dei primi ed importanti farmaci antinfiammatori ed antalgici della fine del 1800. E' il precursore di un altro importante farmaco che gradualmente l'ha poi sostituito: il Piramidone.


Bisolfato di Chinina - quinine bisulfate
Bisolfato di Chinina, Flaconcini contenenti tavolette di Bisolfato di Chinina, preparati dall'Istituto Chimico Militare. (1923-1976). Farmaco molto utile come antipiretico, usato nelle zone malariche.


Garze Medicate - Esercito Italiano
Garze medicate in dotazione all'Esercito Italiano Garze medicate in dotazione all'Esercito Italiano - 1931. Facevano probabilmente parte di una cassetta di primo soccorso.

Il Brig.Gen.Medico (aus) Rocco Di Leone che ringrazio, mi ha inviato la seguente precisazione:

1-non si tratta di Garze Medicate ma di una semplice medicazione; il "Pacchetto" (come dice l'etichetta) contiene una lunga benda di mussola con un tampone di ovatta fissato ad una estremità ed un altro tampone di ovatta scorrevole lungo la benda; tutto l'insieme è solo sterilizzato e privo di qualunque additivo, ne disinfettante ne antibiotico o simili;
2-il Pacchetto non faceva parte di una cassetta di pronto soccorso ma era, ed è tuttora, in una confezione più moderna, dotazione individuale del soldato; ovviamente, le cassette di pronto soccorso ne contengono un certo numero di scorta, ma la regola base è che sia una dotazione individuale;
3-la foto ritrae il confezionamento mod. 1931, ma il pacchetto è rimasto sostanzialmente invariato dalla Prima Guerra Mondiale ai giorni nostri; all'interno esiste un ulteriore incarto con scritte le istruzioni per l'uso; da un certo momento (presumo dal 1940) le istruzioni sono scritte in Italiano e in Tedesco (motivi intuibili);
4-l'uso prevede l'applicazione del primo tampone sul foro d'entrata del proiettile, mentre il secondo tampone, fatto opportunamente scorrere lungo la benda, va a coprire il foro d'uscita; il resto della benda viene avvolto intorno ai due tamponi e fissa la medicazione; in caso di un solo foro la posizione del secondo tampone è indifferente: può essere rimosso per una medicazione più leggera o posto a raddoppiare il primo tampone in caso di ferite più serie.


Pomata Antiluetica  -  Istituto Chimico Farmaceutico Militare -  Firenze 1930 ca
Le malattie veneree erano molto frequenti sopratutto tra i soldati e le terapie mercuriali, le sole a cui si attribuiva una certa efficacia, erano spesso più dannose delle malattie stesse.

In questo opuscolo, allegato alla pomata vengono elencate alcune precauzioni da prendere dopo un coito a rischio; la pomata era composta da lanolina, vaselina e calomelano (Hg2 Cl2  cloruro di mercurio)

 

Gli antibiotici, risolutivi per queste patologie, verranno messi in commercio molti anni dopo.

Vedi anche: Urologia Pomata antiluetica


Fiala di Acido Borico - Farmacia Centrale Militare 1900 ca.
Farmacia Centrale Militare - Fiala di Acido Borico  soluz. 20% - 5 cc. L'acido Borico è usato in medicina come disinfettante e antisettico.

 

 

Nel 1884 l'originale nome di Deposito di Farmacia Militare sito in Torino fu sostituito con quello di Farmacia Centrale Militare sino al 1923 quando venne rinominato: Istituto Chimico Farmaceutico Militare; nel 1931 la sede fu trasferita a Firenze.

www.farmaceuticomilitare.it/profilo.aspx?Inrid=1


Sublimato Corrosivo - Farmacia Centrale Militare 1900 ca. - Mercuric Cloride - Chlorure Mercurique

Tubetti da 1cc. di Sublimato Corrosivo soluz. 40%  -  Farmacia Centrale Militare

Sublimato Corrosivo - Cloruro di Mercurio.

 

E' un veleno che è stato abbondantemente usato nonostante la sua tossicità per la disinfezione di abitazioni, di oggetti e di corsie d'ospedale.

Ha trovato largo impiego nella terapia della sifilide facendo più morti della stessa malattia ed è stato anche usato, fortunatamente per un breve periodo, nelle irrigazioni vaginali come contraccettivo provocando ancora gravi danni.


Iris di Firenze - Iris de Florence - Iris of Florence
Iris di Firenze  rhizome iris de Florence Farmaco fitoterapico a base di rizoma di Iris di Firenze polverizzato; le sue presunte attività farmacologiche sono numerose: diuretiche, emollienti, emmenagoghe, bechiche ed espettoranti - fine 1800.

Era anche uno dei componenti della Teriaca.


Ammonia Inhalants
sali d'ammonio lipotimia
sali d'ammonio lipotimia
Ammonia Inhalants - Confezione militare di pronto soccorso (1940) contenente degli stick impregnati di sali d'ammonio; servivano per far riprendere i sensi ai soldati svenuti, versione moderna e molto meno gradevole delle vinaigrette usate dalle dame del 1800 contro gli svenimenti.

 

http://www.mtaofnj.org/content/WWII%20Combat%20Medic%20-%20Dave%20Steinert/acloser.htm


Cerotto adesivo - Adhesive Tape Curity 1940-50
Cerotto adesivo in dotazione alle forze militari USA - 1940-50

ADHESIVE TAPE 3 In. x 5 yds. Prepared for U.S.Governement by BAUER & Black Division of the Kendall Company, Chicago

 

 


Vecchie confezioni di farmaci francesi
Vecchie confezioni di farmaci etici e da banco francesi - 1950 ca. I contenitori dei farmaci per le terapie orali erano quasi sempre metallici. 

 


Farmaci relativamente recenti

Terramicina
terramicina Confezione di un importante antibiotico: la Terramicina prodotto e commercializzato dalla ditta Pfizer - 1955

 
La Presse Médicale 1955 


Set per Urgenze Ciba
Set di prodotti per pronto soccorso Set di prodotti per pronto soccorso della ditta Ciba: Antistin, Cibalgina, Coramina (2), Esidrex, Spasmo-Cibalgina, Ultracortex. - 1960 ca. 


Pregnosticon Planotest
pregnosticon planotest Confezione di 10 test per diagnosi di gravidanza prodotto dalla ditta Organon. vedi anche alla pagina "Fecondazione Gravidanza". 1967

Questa confezione non fa più parte della collezione in quanto è stata regalata al Museo della Contraccezione ed Aborto di Vienna: http://muvs.org


Honoring Pharmacists on Postage Stamps from 1972 Filatelia - Farmacia.  Francobolli commemorativi emessi negli USA in occasione del 120° anniversario dell'American Pharmaceutical Association.


Direttive di Igiene e Terapia Laboratori Bottu e Maestretti Direttive di Igiene e di Terapia - Vi sono elencati prodotti del laboratorio Bottu di Parigi e commercializzati in Italia dalla Ditta Maestretti. Sono descritti il Neol creato nel 1908 come antisettico e il Codoformio creato nel 1921 specifico per la tosse, a base di bromoformio, codeina, estratto di aconito e belladonna, benzoato di sodio e terpina.


Pharmakon
Pharmakon - Interessante libro di ricette che spaziano dall'antico Egitto a tutto il medioevo.
Tra le moltissime ricette curiose: "Per infoltire i capelli ed evitare che incanutiscano: frizionare con cenere di pene d'asino." (provare per credere!)

 


Manuale di Fitoterapia - Copia anastatica dell'edizione originale pubblicata nel 1951 dalla Ditta Farmaceutica Inverni Della Beffa. Le informazioni sulle piante medicinali e sulle droghe da esse estratte sono analizzate nel libro con rigoroso criterio scientifico.


Molti oggetti legati all'argomento "Farmacia" sono consultabili in anche in altre pagine del sito: Siringhe, Nursing, Salasso ecc.

Per sorridere..

Abito del Farmacista Lo Speziale                 

Farmaco antiraucedine Farmaco antidiarroico  

Links

www.storiadellafarmacia.it

http://users.unimi.it/farmaco/giornale/articleIta05-05-02.htm

http://histoirepharmacie.free.fr/frame2.htm

http://www.pharmazie.it/ Museo della Farmacia - Bressanone

http://www.farmamuseo.it/pagine/farmamuseo.htm

http://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/luogo/FarmaciaMassagli.html

www.pharmaziegeschichte.de

www.pharmaziemuseum.unibas.ch

www.deutsches-apotheken-museum.de

http://chifar.unipv.it/museo/storia-vasi/Mtr_S.HTMl

http://catalogo.museogalileo.it/multimedia/FarmaciaComeScienza.html

http://www.shp-asso.org/index.php?PAGE=museevirtuel

www.farmaceuticomilitare.it/profilo.aspx?Inrid=1

 


1) La Triaca o Teriaca era un rimedio sovrano utilizzato in quasi tutte le patologie; era preparata fin dal 1500 annualmente con grande solennità in molte località: Bologna, Venezia, in Sicilia ed era composta da centinaia di ingredienti ma la carne di vipera era il componente fondamentale.

Quanto fosse preziosa la carne di questo rettile è testimoniato dalla "grida" pubblicata a lato con il titolo " Bando Sopra le Vipere"  del 1663 con cui si proibiva l'esportazione di vipere vive o morte al di fuori del territorio di Bologna perché queste dovevano servire esclusivamente al fabbisogno locale.

2) Coramina, sintetizzata nel 1924.


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