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STRUMENTI AMBRA

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- Premessa -
- Consigli per l'acquisto -
- Trattamento preliminare -
- Taglio e lucidatura -
- Osservazione del campione -
- Classificazione -
- Falsificazioni -

ambra Rametto di Epatica (7mm)
                               Rametto di Epatica (7mm)     (clic per ingrandire)

Premessa

Quando per la prima volta ho avuto tra le mani un pezzo di ambra grezza, mi sono trovato in notevole difficoltà non sapendo come fare per lucidarla e osservarne l'interno.

Dopo aver ricevuto consigli spesso contradditori (Internet allora non era diffuso) e fatto molti esperimenti, ho messo a punto un mio metodo che fino ad ora ha funzionato abbastanza bene; sarò grato tuttavia a chiunque voglia inviarmi suoi suggerimenti.

Spero con queste note di poter essere d'aiuto a coloro che vogliono  incominciare ricordando che la collezione di ambre richiede un certo impegno finanziario, molta manualità e pazienza ma ricambia spesso con notevoli soddisfazioni.


Consigli per l'acquisto

Il commerciante che vende un pezzo d'ambra già lucidata e trasparente stabilisce il prezzo sopratutto sulla base di tre fattori: il peso, le dimensioni dell'inclusione, la sua rarità.

 Nei mercatini italiani si trova anche dell’ambra  grezza o semi lavorata, meno costosa rispetto a quella dei negozi specializzati ma opaca per cui non è facile vedere ciò che contiene.

Per poterne osservare meglio l’interno io porto sempre con me una piccola boccetta contenente olio di paraffina, ne applico una goccia sulla superficie che diventa momentaneamente trasparente; con una buona lente (10x) riesco allora a vedere se contiene qualche inclusione interessante.

Spesso però anche questi pezzi hanno già subito una prima sommaria selezione per cui non è facile trovare delle rarità.


collana ambra baltica Invece le collane d'ambra grezza che si possono trovare a prezzi contenuti (circa 15-20 € ) non sono selezionate e qualche volta offrono delle piacevoli sorprese.


Trattamento preliminare
 

Tempo fa mentre lucidavo delle ambre sotto un getto di acqua corrente, mi sono accorto che alcune stratificazioni scure incluse nel pezzo si schiarivano per ritornare opache qualche tempo dopo.

Ho osservato che queste stratificazioni corrispondevano a delle microfratture superficiali attraverso le quali penetrava l’acqua; ne ho dedotto quindi che le opacità erano dovute a sostanze più o meno solubili penetrate all'interno.

Da allora, con risultati a volte impensabili sottopongo i pezzi appena acquistati al seguente trattamento: li immergo in acqua distillata per un giorno poi li lascio asciugare perfettamente; ripeto questa operazione più volte.

Non sempre ottengo risultati positivi ma a volte le opacità si riducono in maniera veramente significativa permettendomi anche di scoprire delle inclusioni nascoste.


Taglio e lucidatura
E’ senza dubbio la parte più delicata e laboriosa.

Gli strumenti necessari sono: trapano, carta abrasiva di diverse gradazioni, piccole frese e dischi da taglio, pasta lucidante e…tanta pazienza.

Normalmente io preferisco rispettare l’integrità del pezzo d’ambra ma qualche volta il taglio si rende necessario per eliminare delle grossolane imperfezioni e per rendere la superficie piana e quanto più possibile parallela all’inclusione. Piccole irregolarità purché perfettamente trasparenti possono permettere una osservazione accettabile a piccolo ingrandimento ma creano grandi distorsioni a valori più elevati.

Dopo il taglio passo ad una prima sgrossatura con carta abrasiva all’acqua (quella che usano i carrozzieri); inizio con la grana più grossa 100 gritt per finire a tappe sucessive con 1000 gritt incollando la carta su un piccolo platorello di gomma.del diametro di circa 2 cm.

Durante questa operazione è necessario tenere ben stretto tra le dita il pezzo d’ambra per evitare che venga strappato; in alcuni casi può essere utile attaccare 2 pezzetti di carta biadesiva uno al pollice e l'altro all’indice poi afferrare l'ambra in modo che rimanga incollata alle superfici interne della carta; è un utile suggerimento che ho trovato nel sito di Doug Lundberg.

E’ difficile poi, se non impossibile trovare dei dischetti di carta abrasiva da 500 e 1000 gritt: bisogna allora costruirseli.

Si fa aderire un pezzo di carta abrasiva al nastro biadesivo lasciando sull’altro lato la protezione; con un punzone di 2 cm diametro o più semplicemente con una forbice si tagliano dei dischetti da incollare al platorello dopo aver tolto la carta protettiva.

Per evitare di surriscaldare l’ambra normalmente effettuo il taglio e la smerigliatura in acqua corrente impostando la velocità del trapano su un valore non troppo elevato per evitare schizzi (meglio premunirsi con un grembiule impermeabile!!).

Dopo l’ultimo passaggio con carta 1000 gritt, passo alla lucidatura che effettuo manualmente con un panno o con il trapano su cui monto un dischetto di lana e una normale pasta per lucidare le carrozzerie delle autovetture; questa oltre all’abrasivo contiene anche una piccola quantità di silicone che protegge la superficie dell’ambra dall’aggressione dell’aria.

Recentemente ho acquistato, via Internet, dalla ditta Gemmarum Lapidator un prodotto per la lucidatura dell'ambra (AT 6), costa poco e sembra funzioni bene.


Osservazione del campione

E’ arrivato il momento di esplorare il contenuto della nostra ambra.

Ho usato il termine esplorare perché di vera esplorazione si tratta; è facile infatti dopo la lucidatura scoprire dei particolari sfuggiti alla prima osservazione, particolari che a volte sono più rari ed interessanti della stessa inclusione che ci aveva spinto all’acquisto.

Per chi inizia può bastare una buona lente (10x) poi però questa non è più sufficiente soprattutto se si vogliono osservare inclusioni molto piccole; è allora necessario fare uno sforzo finanziario ed acquistare un buon microscopio binoculare (o meglio trinoculare) per entomologia provvisto di un attacco per macchina fotografica o telecamera.

 

Sconsiglio il microscopio da microbiologia perché ha un angolo di campo stretto e una distanza focale molto corta tale da non permettere un'indagine profonda soprattutto se l’ambra è di notevole spessore. Questo tipo di microscopio può essere usato solo per l'osservazione di elementi molto piccoli come pollini, collemboli ecc, in sottili lamine d'ambra lucidate e incollate su vetrini.

Io uso un binoculare con ingrandimenti variabili da 4x a 98x ; con un'aggiuntivo ottico ed una telecamera collegata al computer posso riprendere le foto che uso come documentazione visiva del mio database.

Mi sono poi costruito una lampada a fibre ottiche, esteticamente non molto bella ma utilissima per illuminare le zone difficili del campione; con delle lastre di vetro colorato (rosso verde blu giallo) ho preparato dei filtri che a volte migliorano il contrasto e lo sfondo di alcune riprese; mi servo anche dello scanner quando ho bisogno dell'immagine completa del pezzo d’ambra.


Aggiornamento

L'apparato fotografato sopra è costituito da una camera digitale da 3 Mp specifica per microscopio;  tramite una porta USB essa è collegata al PC e il suo segnale è elaborato da un programma di acquisizione d'immagini  (TSView7).

Per alcune inclusioni sentivo la necessità di avere delle immagini con una risoluzione più elevata, ho perciò acquistato una nuova camera digitale da 14 Mp che uso in alternativa alla precedente.

Questa ha un'uscita in HDMI che ho collegato ad un televisore da 32 pollici provvisto di questo ingresso; le immagini sono molto buone, grandi e permettono una facile messa a fuoco; le foto digitalizzate vengono poi memorizzate in una scheda SD inserita nella telecamera e successivamente trasportate al PC.

Anche l'illuminazione ha subito alcuni cambiamenti: la fibra ottica è stata sostituita con diodi a led sia nella parte superiore che in quella inferiore.


Ambra 0780
Esplorazione con piccolo ingrandimento dell'ambra 0780   particolarmente ricca di inclusioni. - 30 x 17 mm

Formiche, dittero, baco, stellate hairs, numerosi semi.                

 

 

 

 


Un ingrandimento più spinto della stessa, 40x circa, permette di osservare in dettaglio le inclusioni contenute; nella foto a lato è evidenziata una formica e, in alto a destra delle stellate hairs.

 


Classificazione
Le lontane reminescenze scolastiche non mi sono state di molto aiuto per cui ho dovuto riprendere con una certa fatica i testi di zoologia e botanica.

Ringrazio il Dr.Arnold Volker che mi ha dato utili consigli e mi ha suggerito un piccolo volume di A. Ross: "AMBER, THE NATURAL TIME CAPSULE"; è facile, di veloce lettura e fornisce un primo pratico aiuto per la classificazione delle inclusioni.

Più approfondito è un altro libro che consulto spesso: "Guida agli Insetti d’Europa" di Michael Chinery  edizioni Franco Muzzio e per gli aracnidi e crostacei il libro di Remy Perrier  "La Faune de la France" 2° volume edizioni Delagrave; anche sul web si possono trovare utili informazioni.

Con un po’ d’attenzione ora riesco a classificare la maggior parte delle mie inclusioni a livello di Ordine e qualche volta mi spingo anche oltre.

Per riporre i miei campioni uso delle cartelle di plastica nera che acquisto a poco prezzo in un negozio di elettronica; al loro interno vi sono tante piccole celle rettangolari che contenevano all’origine degli integrati.

Fodero queste celle e l’interno del coperchio con della spugna sottile in modo che i pezzi d’ambra racchiusi tra le due spugne rimangano abbastanza protetti in caso d’ urto.

Ho suddiviso le cartelle in Ordini: Diptera, Hemiptera, Isoptera ecc. ma a questo punto è sorto un grosso interrogativo, quale criterio di selezione usare quando in uno stesso pezzo d’ambra coesistono inclusioni differenti tra loro ma tutte ugualmente importanti?

Ho risolto il problema ignorandolo: quando sono incerto scelgo arbitrariamente una cartella poiché in caso di necessità con il database ottengo velocemente l’elenco degli esemplari da me richiesti e la loro posizione nelle varie cartelle.

Nel database ogni ambra è identificata da un numero progressivo, un numero di cartella, un numero di posizione nella cartella, una descrizione del contenuto e una documentazione fotografica delle sue inclusioni.


Falsificazioni

Fin dall’antichità si è cercato di falsificare o di imitare l’ambra, lo stesso Leonardo da Vinci ha proposto una sua ricetta vedi l’interessante articolo di Eugenio Ragazzi pubblicato sul sito "Amber, a Wiew of the Past" alla voce: "Historical Amber", questo avviene anche oggi con resine fenoliche, con materiali plastici, con la fusione sotto pressione di scarti di ambra e plastica (ambroide).

Esistono semplici prove abbastanza empiriche per determinarne l’ autenticità.

-Test dell’acqua salata: in una soluzione satura di acqua e sale da cucina l’ambra galleggia.

-Test dello spillo: arroventare alla fiamma la punta di uno spillo e toccare il pezzo in esame, la plastica emana un odore sgradevole, l’ambra ed il copale un profumo resinoso.

-Test dell’alcool: l’ambra a differenza del copale e di alcune resine non si scioglie a contatto con alcool o etere etilico.

-Test dell’unghia: il copale viene inciso dalla pressione dell’unghia, non così l’ambra.

Esistono poi altre prove più complesse che però esulano dal nostro interesse.

Alcune lavorazioni dell’ambra possono poi modificare l’aspetto interno e causare notevoli danni alle eventuali inclusioni.

Il trattamento a caldo in autoclave fa esplodere le microscopiche bolle d’aria contenute, si ha così la formazione di numerosi dischi riflettenti (frattali) molto belli a vedersi ma distruttivi per le inclusioni; altre volte per accentuare le tonalità calde l’ambra viene riscaldata sotto pressione con olio colorato.

ambra colorata
       Ambra colorata con olio rosso
Tutti questi trattamenti interessano soprattutto i pezzi per la gioielleria.

Al collezionista occorre tener presente che una buona falsificazione di inclusioni in ambra richiede abilità e un lavoro impegnativo, è perciò praticata solo per specie rare.

E' consigliabile fare molta attenzione e diffidare di pezzi d’ambra contenenti insetti molto grossi e perfettamente conservati: un grosso insetto caduto in una colata di resina raramente rimaneva prigioniero perché aveva la forza per uscirne, quando invece rimaneva intrappolato e moriva, il suo alto contenuto di acqua e di materiale organico accelerava i processi di decomposizione impedendo spesso una perfetta conservazione.

Esistono poi delle grossolane imitazioni fatte con resine trasparenti e con grossi insetti inclusi ma si riconoscono immediatamente per il loro peso.

Anche il copale che è una resina giovane (5-10 milioni di anni) contenente a volte delle belle inclusioni, viene spesso venduto come ambra; in caso di dubbio, se possibile fare il test dell’unghia o quello dell’alcool etilico.


ambra baltica Inclusioni stellate - Stellate hairs
       Inclusioni stellate - Stellate hairs
Per avere poi la certezza che l’ambra in esame sia di origine baltica a volte ci può essere d’aiuto la presenza frequente anche se non costante di piccole inclusioni polipiformi di origine vegetale del tutto assenti nel copale e in ambre provenienti da altre località. Queste inclusioni sono visibili solo con un buon ingrandimento.